Progettata dagli ingegneri Filippo Preziosi, Claudio Domenicali ed Alan Jenkins, (ex tecnico di Formula 1); questa moto conserva i principali tratti distintivi di tutte le Ducati, ed aldilà delle sue performance, rimane l'interpretazione più originale dei regolamenti del motomondiale.
Infatti non è stata uniformata alle altre che sono molto più simili tra loro, tuttavia non sempre, queste scelte in controtendenza sono risultate essere azzeccate, in particolar modo nei primi anni in cui la moto correva perché, nonostante fosse caratterizzata da una potenza ragguardevole, ne era abbastanza difficile la gestione dell'erogazione.
Nonostante nel Motomondiale 2007 si sia aggiudicata senza troppe difficoltà il titolo piloti e nel Motomondiale 2008 sia competitiva, non si è ancora dimostrata un mezzo facile da portare al limite, il che ha portato Marco Melandri a sciogliere il contratto dopo solo un anno.
Sostanzialmente, il motivo di queste difficoltà di gestione del mezzo, sta nell'insieme motore-telaio, dove il motore è considerato il motore più prestante tra quelli impiegati in MotoGp, ma è caratterizzato da un'erogazione poco fluida, che rende la moto molto esuberante ed "esplosiva", il che mette in crisi il telaio in tralicci, per questo motivo nel 2009 la moto verrà prodotta con un telaio in carbonio non più in traliccio.
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